Itinerario 12 - DALLA CASCATELLA AI CORONINI
Passeggiata nella natura, nella storia e nell'ambienteUn percorso tabellato di 3 km per la sola andata, adatto a tutti.
Natura, storia e ambiente: questo è, in sintesi, l’oggetto del percorso.
– Natura, in quanto il percorso inizia alla base di una cascatella e di due piacevoli laghetti, per poi svilupparsi nella prima parte in un’area pianeggiante, la Val Rodena, residuo di un antico bacino lacustre. Era conosciuta anche con il nome di Lago Morto, formatosi nel postglaciale a causa di una frana che, precipitata dal monte Picosta, ha provocato lo sbarramento della valle, successivamente riempitasi a causa degli apporti detritici del rio Acopàn. Si è così formato un gradino morfologico di circa 150 metri con la sottostante Val de la Mesgera, ed una profonda forra. Inoltre, il nome Acopàn sembra abbia origini romane e potrebbe derivare da “Lago di Pan”, per la consuetudine di consacrare le sorgenti e le spianate a questa divinità.
– Storia, perché si percorre un tratto della Via Claudia Augusta, strategica arteria militare dell’impero romano che collegava, con un percorso di oltre 500 km, l’antico porto di Altino sull’Adriatico con il fiume Danubio, passando per Feltre, Lamon e il Tesino.
– Ambiente, in quanto il sentiero, dopo aver attraversato il Lago Morto, prosegue all’interno di un bosco, dove la caoticità dei blocchi rocciosi dell’accumulo di frana, ricoperti da un muschio verdissimo, rende il paesaggio quasi irreale, per poi risalire sul versante sinistro della valle, correndo lungo la strapiombante forra della Val de la Masgera.
Si parte dal parco “La Cascatella”, che si raggiunge da Castello per la strada del passo Brocon seguendo, dopo circa 1 chilometro, le indicazioni per Lamon e, dopo un centinaio di metri, imboccando la ripida discesa sulla sinistra che conduce alla Cascata di Acopan e ai due laghetti alla sua base, dove si può parcheggiare l’auto (1). Si segue, per circa 1 chilometro, la carrareccia di fondovalle fino al termine dell’area pianeggiante (2); qui si imbocca un sentiero in salita che attraversa un bosco di abeti rossi e l’accumulo di frana, arrivando, dopo 500 metri, ad un bivio con capitello e tabella (3). A destra si ritorna sulla strada provinciale per la Roa mentre, girando decisamente sulla sinistra, il sentiero inizia ad inerpicarsi sulle pareti del versante sinistro della valle, in un bosco di faggi. Dopo poche decine di metri si attraversa una galleria artificiale, seguita da alcuni tornanti arrivando, dopo 600 metri, ad un nuovo bivio (4). Si tiene la destra e il sentiero diminuisce di pendenza, fino a diventare pianeggiante. Superato un capitello dedicato a S. Antonio, si raggiunge una strada sterrata (5); si scende sulla destra e in breve si arriva all’abitato dei Coronini, una piccola e isolata frazione di Castello, con una graziosa Cappella ottagonale dell’ottocento (6).
Questa frazione, ora quasi disabitata, ma dove una volta vivevano numerosi nuclei familiari ed era dotata anche di una scuola, sorprenderà per la tranquillità del luogo, il verde che la circonda e la lontananza da nuclei abitati (si intravede solamente l’abitato di San Donato), in contrasto con l’opprimente versante del monte Coppolo.
Il ritorno può essere effettuato per lo stesso percorso dell’andata, oppure per la più lunga e monotona strada sterrata, raggiungendo le ultime abitazioni nella parte superiore del villaggio (7) e un bivio dal quale, a sinistra si può rientrare verso la Cascatella e Castello, mentre a destra conduce alla Grotta di Castel Tesino.
Percorso adatto a tutti
Percorso ad anello: NO
Tempo di percorrenza: 1,30h
Dislivello: +80 m
Lunghezza: 3 km